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DON GIUSEPPE TOMASELLI
UN UOMO DI DIO


Il 6 giugno 1971 giunge a Maròpati uno dei più famosi esorcisti del nostro tempo, il Sacerdote salesiano Don Giuseppe Tomaselli.
Ecco che cosa annotava nell’introduzione di un suo libretto divulgativo dal titolo La Madonna piange sangue:

<< Siamo nel 1971; io dimoro a Messina. Dal maggio di quest’anno i giornali parlano con vivo interesse di un fenomeno straordinario che si verifica a varie riprese nella vicina Calabria e propriamente a Maròpati, paesetto della provincia di Reggio.
Riflettendo su diversi particolari, mi son detto: Qui si tratta di un fenomeno parallelo a quello di Siracusa. È bene che vada sul posto, che intervisti i testimoni, che veda, che tocchi con mano e che poi scriva.
Il 6 giugno, in compagnia di un medico chirurgo, mi recai a Maròpati; in seguito vi ritornai parecchie volte e così potei avere la materia per una modesta pubblicazione.>>
Lasciamo al lettore e al ricercatore appassionato il compito di visionare l’interessante libretto, a noi piace riportarne solo la conclusione, prima di tracciare, in modo generico, qualche aspetto della vita, delle opere e soprattutto dei carismi di quest’uomo di Dio, morto nella notte tra l’8 e il 9 maggio 1989.
<<La scienza atea è superba; pretende spiegare tutto con le leggi naturali. Esclude dall’universo l’intervento di un Essere Supremo, di un Dio.
Spieghi la scienza la sorgente del sangue umano, che si verifica alla superficie di un vetro, che ricopre un quadro sacro!
Si scompone l’atomo, si vaga negli spazi intersiderali, si va sulla luna, ma sempre applicando le leggi naturali, che millenni di studio ci hanno fatto conoscere.
Ma può lanciarsi la sfida, senza paura di smentita, che nessun scienziato ateo può dare una condegna spiegazione del fenomeno di Maròpati. Possono portarsi argomenti cavillosi, ma la sanguinazione, cento e più volte ripetuta, resta inspiegabile...
Troppe Madonne piangono! - così esclamano certi saccenti superficiali -
Che risposta dare a costoro?
- Il fatto è vero o non è vero?
- Sì, è vero!
- E dunque, perché negarlo?
Troppe Madonne piangono ed io aggiungerei “E troppi Crocifissi sanguinano”!...
La Madonna è una e può mostrarsi lacrimante in diversi luoghi. Il Crocifisso è uno e può versare sangue in diversi posti. Chi può impedire a Dio di agire come e quando vuole?...
Dovrebbe piuttosto concludersi:
Poiché la famiglia va disgregandosi, la società va a catafascio, la fede in molti non c’è ed in tanti altri si è affievolita, il Creatore del mondo in tempi così critici vuol manifestarsi, e con certa frequenza, con dei fatti soprannaturali per svegliare la fede nelle masse.
Perché a Maròpati sangue e non lacrime o altro liquido?
Sangue vuol dire...sangue!
Quali interpretazioni dare?
La prima potrebbe essere questa: il grandissimo dolore di Maria Santissima, Corredentrice del genere umano, alla vista delle tristi condizioni morali del mondo.
La seconda interpretazione potrebbe essere: Spargimento di sangue.
Si dice: Siamo ancora in tempo di pace!
Ma è proprio pace quella che regna oggi nel mondo, oppure è pace fittizia, per non dire <<guerra fredda?>>...
Il sangue di Maròpati potrebbe significare il pericolo di grande spargimento di sangue nel mondo, se Dio, stanco dell’ammasso d’iniquità che pervade la terra, desse corso alla sua potente giustizia.
Sono queste le due interpretazioni che l’autore dà al fenomeno del sangue di Maròpati.
La lacrimazione avviene sul quadro della Madonna del Rosario.
Il messaggio di Maròpati dunque sarebbe:
Fede nel soprannaturale - Devozione del Rosario - ritorno alla vera vita cristiana, alla meditazione ed alla luce del Crocifisso e della Vergine Sanguinante>>.
Ma chi era Don Tomaselli? Don Giuseppe Tomaselli fu un’anima prediletta da Dio. Trascorse la sua vita secondo i precetti del Vangelo, con grande elevazione spirituale. Praticava la carità con tutti, ma lui viveva esercitando il voto di povertà fin nelle minuzie: non comprava niente per sé, indossava solamente vestiario smesso da altri e tutto ciò che era nuovo lo regalava.
Aveva il carisma della predicazione e fu direttore spirituale di molte anime, soprattutto di religiosi.
Fu esorcista di fama e le sue numerose pubblicazioni testimoniano di come conoscesse bene le astuzie del maligno che combatteva giornalmente. Così scriveva nel suo diario:
<<...L’insieme dei fenomeni diabolici, il colloquio con il demonio mi fecero riflettere molto... >> ed ancora nella sua Succinta Relazione: <<...così pregai il Signore: “Mi offro vittima al tuo amore misericordioso per essere di aiuto ai sacerdoti deboli di fronte alle tentazioni contro la purezza. Ti chiedo il martirio del corpo e dello spirito, certo che mi darai la forza di sopportare quello che vorrai.>>
Gesù gradì questa mia offerta e dopo poco tempo mi accorsi che aveva dato potere ad un demonio di agire contro di me. Da anni vivo sotto l’azione implacabile di questo tentatore. In aiuto il Signore mi ha affidato alla custodia di un Arcangelo. Non si riesce neppure ad immaginare gli assalti che subisco di giorno e di notte...>>
Don Tomaselli aveva tutti quei carismi che Dio dona alle anime mistiche:
il dono di scrutare non solo l’anima, ma anche il corpo delle persone che lo avvicinavano, tanto da fare delle vere e precise diagnosi mediche;
il dono di trasmettere un’energia guaritrice dello spirito, e spesso pure del corpo; tale energia si trasmetteva inoltre agli oggetti da lui benedetti, così che gli infermi, poggiando tali reliquie (corone, crocefissi, cotone, ecc.) sulle parti malate, ne traevano benefici o guarivano inspiegabilmente;
il dono della bilocazione: <<...da parecchi anni si verifica anche un altro fenomeno, quello della bilocazione. Sono molte le persone che vengono a riferirmi queste cose...di vedermi nelle proprie case o nei conventi. Ho saputo che è il mio Angelo Custode che assume il mio aspetto, per incoraggiare anime bisognose o impedire che cadano in peccato...>>;
il dono di emanare un profumo particolare: <<...Mentre mi avvio all’altare per celebrare il S. Sacrificio, avverto ondate di profumo...Il fenomeno del profumo si ripete qualche volta in casa e anche per strada. Qualcuno me ne chiede la causa, mettendomi in difficoltà...>>>;
il dono delle stigmate invisibili: <<Io cominciai ad avvertire le stimmate nella novena dell’Immacolata, nel 1952...Gesù mi ripeteva spesso: “Ti farò un grande dono”...La stimmata più importante è quella del costato, al lato sinistro, vicino al cuore. Il dolore sulla parte esterna per lo più non è forte; la sofferenza più viva la provo interiormente, al cuore. Tempo fa provai dolori mortali... Le stimmate chiuse o invisibili sono su per giù come delle ferite fasciate. Ho chiesto al Signore che rimangano nascoste; ma se avesse dei fini particolari, sarei disposto a inchinarmi alla sua amabile volontà.>>
Il dono di colloquiare con Gesù, con la Madonna, con i Santi, gli Angeli e le Anime del Purgatorio.
Fu proprio Gesù che, in uno dei frequenti colloqui mistici, lo invogliò a cominciare a diffondere per iscritto ciò che andava predicando:
<<Gesù ha detto: questa stampa è anche mia. Fa’ in modo che dopo la tua morte ci sia chi s’interessi di questi libretti, non puoi neppure immaginare i frutti spirituali di questi scritti...>>
Questo era Don Tomaselli, che credeva e divulgava il miracoloso evento della lacrimazione della Madonna di Maròpati.

(Dal libro 30 di Prodigi di G. Mobilia)


Associazione Madonna del Rosario delle Lacrime di Sangue Maropati (RC) - Tel. 0966.945071 - 336.271444
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