Io sottoscritta MONTELEONE
MARIA, nata IL 14/04/1970, dichiaro quanto segue.
La sera di sabato 4
agosto 2019 dopo aver preparato la cena, mentre andavo per sedermi a tavola, assieme
a tutta la famiglia, ebbi la nitida percezione di qualcosa o qualcuno che mi
toccava un punto preciso del seno. Pensando che ci fosse qualcosa sotto gli
indumenti ho poggiato la mano per controllare e mi sono accorta che, nel punto
preciso dove avevo sentito il tocco, c’era un noduletto delle dimensioni di un
cece.
Preoccupata, il lunedì
mattina mi recai dal mio medico curante il quale, dopo avermi tranquillizzata
dicendomi che probabilmente non era nulla di preoccupante, mi consigliò di fare
comunque un’indagine ecografica chiarificatrice.
Mi sono recata, quindi,
dal dottor Galasso per fare l’ecografia. Questi iniziò l’indagine controllando dapprima
i linfonodi ascellari e, quando arrivò, nel punto preciso dove mi ero sentita
toccare, si soffermò e cominciò ad indagare più accuratamente.
Alla fine dell’indagine
mi disse, senza mezzi termini, che c’era un tumore “non buono” delle dimensioni
di 1 cm sul seno sinistro ed un altro dalla parte opposta, più piccolo, ma che
andava anch’esso tolto.
Mi mandò, quindi, per
fare una mammografia e mi invitò poi a ritornare perché mi avrebbe indirizzato a
un bravo chirurgo per l’intervento.
Io ero molto preoccupata
e avevo paura di partire per qualche ospedale del nord per fare l’operazione.
Dopo aver fatto la
mammografia, feci anche la tac e una risonanza magnetica che confermarono
effettivamente la gravità della diagnosi.
Tornata dal medico che mi
aveva fatto l’ecografia, questi mi disse che ora dovevo fare una biopsia e poi
l’intervento chirurgico. Così feci.
L’intervento venne
effettuato presso l’ospedale di Polistena.
Il 3 gennaio 2019, mentre
a Maropati si celebrava l’anniversario della sanguinazione della Madonna del
Rosario delle lacrime di sangue, io iniziai a fare la chemioterapia.
Giorno 9 gennaio stavo
molto male sia per gli effetti della chemio che per il dolore lancinante ed ero
coricata supina sul letto della mia camera da letto. In pratica ero
immobilizzata perché non mi potevo girare lateralmente in quanto dalla parte
sinistra ero stata operata e dalla parte opposta avevo il PICC per la chemio.
Avevo la testa girata
verso la finestra e mi lamentavo molto per il dolore invocando la Madonna e mia
mamma: «Mamma mia… Madonnina mia…».
Mio figlio, anch’egli
molto preoccupato, sentendomi lamentare andava avanti e indietro per
controllare il mio stato sofferente. Io cercavo di tranquillizzarlo invitandolo
ad andare a dormire, ma ovviamente senza risultato.
Ad un certo momento,
mentre ero in questo stato di prostrazione, ebbi un sussulto… non so come
spiegarmi, sobbalzai letteralmente sul letto e sentii un impulso a guardare
verso lo specchio dell’armadio che avevo di fronte. Girai la testa e vidi nitidamente la Madonna
del Rosario delle lacrime di sangue, così come è raffigurata nel quadro. È
stata l’apparizione di un attimo, ma in quell’attimo sono scomparsi tutti i
dolori, tanto che invitai mio figlio Mirko ad andare serenamente a letto poiché
improvvisamente, dopo aver visto la Madonnina, mi erano scomparsi tutti i
dolori.
Il giorno dopo mi sono
recata tranquillamente a Reggio Calabria perché avevo un appuntamento per una
scintigrafia. In pratica dopo l’apparizione della Madonna del Rosario delle lacrime
di sangue i dolori sono improvvisamente scomparsi.
Il 9 maggio di
quest’anno, Festa della Mamma, ho portato un fascio di rose alla Madonna per
ringraziarla della Sua materna presenza nella mia vita.
Da quel giorno, tutte le
domeniche e a volte anche durante la settimana, mi reco davanti al quadro della
Madonna per recitare il Santo Rosario.
Dichiaro che questo
episodio ha fortificato la mia crescita spirituale e la mia vicinanza ai
Sacramenti.
Autorizzo la divulgazione
della presente dichiarazione.
Maropati, 20 agosto 2020
Maria
Monteleone