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Il 22 ottobre 2015, la signorina Grazina Purpura, testimone oculare sin dall’inizio del pianto della Madonna a Maropati, convinta divulgatrice del cruento messaggio di Maria, ha raggiunto la Mamma celeste per godere della beatitudine dei Santi.
Per tutti noi che abbiamo avuto il privilegio di conoscerla, di seguire i suoi consigli e di sperimentare i suoi carismi è una perdita incolmabile.
Era un punto di riferimento nel dubbio, un caposaldo nella preghiera, una colonna nella fede.
Nascondeva con umiltà i doni che Dio le aveva elargito; si offendeva se qualcuno accennava appena al suo misticismo: <<Non sono una mistica!>>, premetteva, prima di dare una risposta a chi le chiedeva consigli e a volte voleva sapere qualcosa di più… ma raramente sbagliava.
Personalmente ho potuto sperimentare più volte la sua chiarezza espressiva sulle interpretazioni emografiche e sui segni di sangue che la Madonna facilmente le concedeva e che lei gratuitamente diffondeva a malati del corpo e dello spirito, ottenendo spesso insperate guarigioni e radicali mutamenti di vita.
Quando subentrava un problema, una malattia, una perplessità, una situazione delicata… si telefonava alla Grazina. Per tutti questa piccola donna aveva una risposta, una parola di conforto e di speranza, una preghiera, un suggerimento che in seguito si dimostrava determinante nella risoluzione di situazioni disperate.
Se fosse viva, mi esorterebbe a strappare o a cancellare questo contenitore di pensieri e di storie e a dimenticarla su un umile foglio bianco. Non mi permise mai di fotografarla perché sapeva… che un giorno avrei utilizzato la foto per dare il giusto risalto alle sue virtù. Soltanto una volta, nella stanza del quadro della Madonna, a Maropati, riuscii a "rubarle" un’immagine di profilo, mentre era assorta nella preghiera.
Aveva il dono delle lingue che, malgrado il suo nascondimento, a volte le si manifestava inaspettatamente, prendendo alla sprovvista coloro che le stavano vicini.
Grazina Purpura fu promotrice, assieme a mons. Gaetano Musciotto, del Rinnovamento nello Spirito Santo a Geraci Siculo, suo paese d’origine, e nella diocesi di Cefalù e, assieme a Maura Nicolosi, animatrice del Movimento Eucaristico Mariano, che ebbe la sua origine proprio a Maropati, nella stanza del quadro della Madonna.
La sua antica casa, in Via Madrice a Geraci Siculo, era un diario aperto della sua vita fatta di preghiera, di ricordi diligentemente conservati e di letture edificanti.
Oltre che modello di rettitudine morale, è stata anche esemplare educatrice e intere generazioni si sono formate sotto i suoi insegnamenti.
Il telefono che continuamente squillava era il ponte che la collegava a tutti i suoi figli spirituali sparsi da un capo all’altro della penisola.
Ad agosto è venuta con i suoi familiari a Maropati, a ritrovare la Madonna ed ha lungamente sostato in preghiera davanti al quadro sanguinante.
<<La Madonna, a Maropati, attende in silenzio>>, mi disse, quasi a confermare senza ombra di dubbio la Sua reale e continua presenza nel paesino calabrese.
Poi, salutando il parroco del paese, don Francesco De Felice, gli confermò che non si sarebbero più visti. Anche a noi dell’Associazione Madonna del Rosario delle Lacrime di Sangue confidò che stava per morire. Nelle sue ultime telefonate distribuì consigli e raccomandazioni.
Venerdì 23 ottobre 2015 alle ore 15, un popolo orante a Geraci Siculo, nella chiesa madre di Santa Maria Maggiore, e un altro piangente sparso per ogni dove, hanno dato l’ultimo saluto ad una piccola grande donna dagli occhi di cielo che ora, come Angelo, veglia su quanti la conobbero.

Giovanni Mobilia





Associazione Madonna del Rosario delle Lacrime di Sangue Maropati (RC) - Tel. 0966.945071 - 336.271444
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